
Il lavoro del “battere il metallo” si è evoluto nel corso della storia dell’uomo, passando dalla battitura manuale del fabbro a quella automatizzata, attraverso magli azionati prima da mulini ad acqua, successivamente dalla forza del vapore e infine da un motore elettrico, una pompa idraulica o un compressore d’aria.
La caratteristica più importante dei magli è relativa alla temperatura del materiale in lavorazione. Tramite la loro azione mantengono, o anche innalzano, la temperatura del materiale, già riscaldato nei forni. Ciò favorisce lo scorrimento del materiale nello stampo e limita di molto il rischio di cricche.
I magli attualmente utilizzati possono rientrare in tre distinte categorie: “Berta”, o maglio a caduta, maglio oleodinamico o a pistone, maglio ad aria.
“Berta” o maglio a caduta
La Berta funziona tramite motore elettrico che solleva la mazza fissata a una cinghia inserita tra un rullo maggiore, o portante, e un “tamburello”, o rullo minore. Questi incontrandosi generano il sollevamento. Come conseguenza, l’allontanarsi dei due rulli genera la caduta per gravità della mazza, posizionata all’interno di colonne guida convergenti a V.
Le versioni più moderne di questa tipologia di maglio sono dotate di PLC e freno.
Questa tipologia di maglio è caratterizzata da:
- basso investimento di costruzione
- bassa frequenza di “colpi”, ma molto potenti
- precisa regolazione della caduta e del “colpo”
Maglio oleodinamico o a pistone
Una pompa idraulica, corredata da valvole meccaniche o elettromeccaniche, aziona un pistone alla cui estremità inferiore è posta la mazza. In questo caso la mazza è spinta e non più, semplicemente, lasciata cadere.
Il maglio oleodinamico offre un corsa del pistone minore rispetto alla cinghia di una berta. Questa classe di macchine, inoltre, è caratterizzata da:
- alta potenza
- alta frequenza dei colpi
- elevato mantenimento o innalzamento della temperatura.
Proprio per velocità e breve corsa del pistone, questa classe di macchine offre minor precisione della berta.
Maglio ad aria (anticamente a vapore)
Nelle macchine della categoria dei magli ad aria, la mazza è spinta dalla pressione dell’aria. Questa, anticamente, era generata del vapore di una caldaia, mentre ai giorni nostri da un compressore.
Questa tipologia di maglio è molto potente, ma decisamente meno precisa tra le tre famiglie. Per questo motivo il maglio ad aria si presta principalmente allo stampaggio libero o a stampo aperto.